Ultimi giorni dell’anno, tempo di tirare le somme. Ecco il meglio e il peggio delle serie TV che abbiamo visto quest’anno!
La scelta è stata ardua visto la concorrenza più che legittima di altre serie di alto livello ma non potevamo non aggiudicare il premio della miglior serie dell’anno a Westworld – Dove tutto è concesso. Regia, sceneggiatura (Jonathan Nolan e Lisa Joy), cast (Anthony Hopkins, Ed Harris, Evan Rachel Wood) profumano di grande cinema, ogni puntata ci ha spiazzato e resi dipendenti. Già vincitrice di molti premi e candidata ai Golden Globe, noi contribuiamo riconoscendole il primo posto in questa nostra speciale classifica.
Il primo posto nella categoria miglior serie esordiente del 2016 se lo aggiudica sempre Westworld. La sconvolgente prima stagione scritta e diretta da Jonathan Nolan e Lisa Joy, ha trovato il consenso unanime del pubblico. Il binomio uomo-macchina è stato affrontato in maniera del tutto innovativa nonostante la serie si rifacesse ad un film del 1973. Westworld ci ha stregato per un’intera stagione con il suo essere criptico oscurando le altre serie che hanno esordito quest’anno.
Per il miglior attore abbiamo un ex aequo tra Samuel Barnett ed il supermodello australiano Travis Fimmel. Il primo, per la sua mimica e per la grande interpretazione con cui spicca in Dirk Gently’s Holistic Detective Agency, in cui interpreta un eccentrico investigatore riuscendo a divertire lo spettatore con le sue bizzarrie, oltre a coinvolgerlo nelle sue surreali avventure e rendendo al contempo autentico il personaggio. Il secondo per l’interpretazione del guerriero vichingo Ragnar nella prima parte della quarta stagione di Vikings, in cui ha dimostrato tutto il suo talento. L’enigmatico carattere di Ragnar è sempre stato reso fedelmente all’interno della storia; grazie alla sua ottima espressività e quel tic che spesso suscitano un sorriso, Fimmel si è meritato il nostro elogio.
Non c’era alcun dubbio al riguardo. La performance artistica di Tatiana Maslany durante le tre stagioni di Orphan Black è rimasta nella memoria di ogni spettatore. L’attrice, bravissima ed estremamente espressiva, interpreta ben otto personaggi differenti all’interno della seria firmata Netflix! Non solo, Tatiana infatti è in grado di riprodurre alla perfezione diversi accenti linguistici, dallo slang americano parlato da Sarah, la protagonista, fino all’inglese con accento dell’est Europa quando interpreta Helena. In realtà l’attrice, nel corso della serie, ha interpretato più di otto personaggi differenti, gli otto a cui facciamo riferimento sono quelli ancora in vita!
Il primo posto nella classifica delle migliori serie italiane se lo aggiudica Gomorra, serie ispirata all’omonimo best-seller di Roberto Saviano. La famiglia Savastano e le lotte di potere tra i clan camorristi di Scampia ha riscosso un successo inaspettato sia in Italia che in tutto il mondo (venduta in 170 paesi), ed è stata apprezzata in particolar modo negli Stati Uniti. La regia di Stefano Sollima (un valore in più) ed il cast, composto fra gli altri da Marco D’Amore e Salvatore Esposito, hanno dato vita ad un prodotto che ha saputo alzare di molto il livello, restituendo dignità alle serie italiane.
La notizia del ritorno sulla piattaforma Netflix di Rory e Lorelai Gilmore aveva suscitato grande entusiasmo tra i fan. Amy Sherman-Palladino, ideatrice della fortunata serie, ha però dato vita a un revival privo della brillantezza cui la sua creatura ci aveva abituati. Scelte narrative incomprensibili – e non ci riferiamo solo al chiacchieratissimo finale – personaggi mal sfruttati, snaturati o maltrattati oltre ad una gestione pessima del minutaggio degli episodi (qualcuno ha detto “musical”?) rendono Gilmore Girls: A Year in a Life un concentrato di delusione.
Ideata da Alfred Gough e Miles Millar, basandosi sui cicli di romanzi di Terry Brooks, The Shannara Chronicles si è rivelata essere la serie tv più deludente del 2016. Trama e personaggi non hanno convinto gli amanti del genere fantasy, che si aspettavano qualcosa di diverso da questo prodotto indirizzato, soprattutto, a un pubblico di teenager.
Perché è la serie più attesa? Perché alla saga di Lemony’s Snicket non è mai stata resa giustizia. Si, era stato fatto un film nel 2004 che annoverava nel proprio cast grandi nomi quali Jim Carrey, Meryl Streep (sempre sublime) e Jude Law, ma il film era fine a se stesso. Per rendere giustizia alla saga di Lemony Snicket c’era bisogno di una serie televisiva, ed è quel sogno che, grazie a Netflix, finalmente si sta avverando!
Le serie tv in questo 2016 ormai agli sgoccioli hanno regalato tanta qualità al pubblico del piccolo schermo. Sale sul gradino più alto del podio, in questa categoria, l’episodio che non ci si sarebbe mai aspettati di vedere in una serie come Black Mirror. San Junipero emoziona, stimola la riflessione, merita più visioni affinché vengano colti tutti i particolari, affronta tematiche delicate e presenta agli spettatori due personaggi – ottimamente recitati – cui è impossibile non affezionarsi. Il tutto condito dalla splendida colonna sonora di Clint Mansell. Se non lo avete ancora visto potete rimediare subito, in Black Mirror ogni episodio è auto-conclusivo!
I fratelli Matt e Ross Duffer, creatori di Stranger Things, hanno saputo mantenere alte le aspettative degli spettatori dal primo episodio all’ultimo, dove il tenore della serie è rimasto lo stesso. Will Byers è stato finalmente tratto in salvo dalla madre Joyce e dall’agente Hopper, grazie all’aiuto di Mike, Dustin, Lucas e Undici. La ragazza scompare misteriosamente senza lasciare alcuna traccia, mentre i quattro amici tornano a giocare tutti assieme a D&D. Will, però, sembra ospitare dentro di sé parte di quella misteriosa creatura del Sottosopra.
Il momento che tutti i lettori della saga di George R.R. Martin temevano è arrivato quest’anno: almeno per quel che riguarda alcune storyline, Game of Thrones ha superato i libri. L’anticipazione più sconvolgente è stata senza dubbio quella che, nella puntata Hold the Door, ha rivelato l’origine del nome di Hodor. La storia del gigante buono era stata rivelata da tempo da Martin ai creatori della serie, David Benioff e D.B. Weiss, come i due hanno poi tenuto a precisare. Una svolta narrativa inaspettata, che per i fiumi di lacrime che ha fatto versare al pubblico merita di essere incoronata come miglior colpo di scena del 2016.
Durante la settima stagione di Shameless gli spettatori non aspettavano altro: il grande ritorno di Mickey. Ci si era chiesti se Ian fosse ancora innamorato di lui oppure se lo avesse dimenticato. Ebbene, dopo un primo tentennamento vecchi sentimenti sono tornati a galla e la passione è sbocciata di nuovo tra i due ex-amanti. La scena proposta dalla undicesima puntata di Shameless richiama esattamente quella passione che aveva contraddistinto la coppia nelle prime stagioni della serie!
Sempre Shameless protagonista! Dobbiamo ringraziare il fatto che Kevin stesse cercando lavoro se abbiamo potuto godere di questo divertente siparietto. Di certo non sorprende il fatto che sia stato assunto: il ragazzo ha riscosso molto successo, tanto tra i clienti del gay club quanto tra noi della redazione. Per chi non seguisse la serie, ecco la scena vincitrice della categoria, enjoy!