La comunità LGBT ama Shameless. Gli autori di questo grottesco telefilm continuano a proporci situazioni altamente improbabili, al limite del ridicolo, spassose, inquietanti eppure altrettanto utili per la cultura delle persone.
Se nelle scorse puntate gli argomenti principali sono stati l’omosessualità, l’abbandono, la ricerca dell’approvazione altrui e il tradimento, in questo nuovo episodio ci viene proposto un argomento che molti altri telefilm evitano accuratamente: le caratteristiche delle persone LGBTQI. La maggior parte delle persone non hanno idea di che cosa significhi questa sigla e Shameless pensa anche a questo, svelando l’arcano a tutti gli spettatori.
Protagonista della vicenda è il caro Ian che, per casualità, incontra un ragazzo, Trevor. Ben presto il nostro rosso preferito scopre che il ragazzo appena conosciuto e con cui ha deciso di uscire insieme è un transessuale. La sua reazione è esagerata, degna di un transofobo: “Ma quindi sei una donna? Non hai il pene? Come hai fatto a farti crescere la barba?”. Domande che qualsiasi persona transessuale è stufa di sentire. Eppure, Ian non è uno stupido e non lascia che le barriere della sua ignoranza lo blocchino, anzi le supera e decide di conoscere meglio Trevor e il suo mondo. Arriviamo quindi al pranzo con gli amici del ragazzo, ognuno di loro si autodefinisce in maniera differente; dall’intersessuale al pansessuale. L’elemento più significativo è il fatto che essi non si limitino a pronunciare queste parole, ma spiegano che cosa ognuna di queste etichette voglia dire.
Portare su piccolo schermo argomenti dei quali si parla molto raramente è sempre stata una prerogativa di Shameless ed è uno dei motivi per i quali è un telefilm tanto seguito e amato. Sotto questo punto di vista ci aspettiamo grandi cose, perché il saper trattare certi temi lasciando sempre un sorriso amaro che sfiora quella sensazione di cui parlava Pirandello, quell’umorismo che a lui tanto piaceva, non è semplice e non è da tutti.
Il resto della trama continua a divincolarsi tra eventi improbabili e spassosi, da un Frank che combatte le proprie battaglie senza avere più neanche un briciolo di credibilità, Debbie che cerca disperatamente di aggrapparsi a quella sorella maggiore che oramai non vuole più saperne di lei, un Carl che vuole entrare all’Accademia militare fino ad arrivare al conflittuale rapporto creatosi tra Fiona e Lip.
Fiona e Lip sono sempre rimasti uniti durante le disavventure dei Gallagher. Fiona in primis ha sempre cercato di aiutare suo fratello perché era sicura che lui sarebbe stato l’unico della famiglia ad avere veramente successo nella vita. Siamo arrivati al punto in cui anche Lip se ne rende conto, eppure, invece di ringraziare la sorella che in tutti i modi ha cercato di aprirgli le porte, le rinfaccia il fatto che lui, effettivamente, è l’unico che può guadagnare tons of money. Ci vorrà un po’ prima che il ragazzo si renda conto che, tutto ciò che ha, lo deve a quella sorella che si occupa della gestione di una tavola calda e che quindi fa un “lavoro da poveracci”.
Lip, inoltre, capisce che cosa c’è che non va nel luogo dove è stato presto come tirocinante, in sostanza, si ritrova dentro un’enorme truffa e si vede costretto, all’arrivo dei federali in ufficio, a darsela a gambe levate. Si ritrova quindi davanti a una scelta, grazie alla sua istruzione e alla sua intelligenza capisce che nel prossimo futuro dovrà decidere se diventare come i suoi capi, se rubare i soldi a chi già ne ruba, oppure se vivere una vita onesta guadagnando il minimo sindacale.
Eppure, in tutto ciò non sono tanto importanti le vicissitudini e i conflitti interni alla famiglia Gallagher, ciò che di veramente importante si può notare, ciò che gli autori vogliono far trasparire è il fatto che, per quanto ci provino, quei sei fratelli non potranno mai separarsi, non potranno mai smettere di guardare l’uno le spalle dell’altro. Un amore incondizionato li lega e li legherà per sempre.