Abbiamo visto in anteprima il footage dei primi 40 minuti di Spider-man: No Way Home e anche se non lo credevamo, sono già ricchi di sorprese. Non scenderemo nei dettagli, diciamo solo che alcuni goosebumps sono assicurati! In più Tom Holland ha concesso una breve intervista, dopo la proiezione, nella quale a parlato del suo rapporto con Spider-man, con l’identità e con il suo mestiere d’attore.
In medias res
Il film ha un inizio molto frenetico, partendo esattamente da dove eravamo rimasti con Spider-man: Far From Home, ovvero con l’identità segreta di Spider-man, Peter Parker, rivelata al mondo. Quindi la frenesia del momento si trasmette anche alla regia di Jon Watts, che mette in scena un piano sequenza interessante, molto insolito nel MCU (soprattutto post Joss Whedon) e ci assicura adrenalina sin da subito. Sempre presenti Happy Hogan (Jon Favreau), MJ (una bravissima Zendaya) e zia May (che Tom Holland ha definito la vera eroina ed erede di Tony Stark, per Peter, una mamma single che lotta ogni giorno).
Il mondo non si è fermato
Sebbene Far From Home sia il primo film della fase 4, questo diretto sequel sembra essere il primo vero capitolo che segue conseguenze molto immediate al blip. Infatti troviamo in uno stato confusionario il mondo di Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), vero ed egoista artefice del Multiverso. Inoltre il nostro Peter deve andare al college, e questa presa di coscienza, sua e dei suoi amici, ha forti ripercussioni legate alla sua identità segreta. Infatti non è solo in pericolo il suo futuro ma anche quello di chi gli è intorno.
Tom Holland come Peter Parker
Senza dilungarci troppo sulla trama, teorie e spoiler che ruotano intorno a questi primi 40 minuti di Spider-man: No Way Home, vediamo appunto quali sono le difficoltà, le paure, ma anche le gioie e le nuove occasioni di Tom Holland per la sesta volta in questo ruolo. Durante l’intervista, l’attore ha rivelato che si è molto sentito come il Peter Parker di questo film, ovvero braccato dai fan e dalla fama. Ha inoltre sottolineato che la sua responsabilità come Spider-man può essere fondamentale nella formazione di diversi adolescenti, che ogni giorno lottano con la propria identità. Alla domanda su chi avrebbe più sofferto lo svelamento dell’identità segreta tra Spider-man e Peter Parker, Holland ha risposto che, con grande difficoltà, Peter probabilmente sarebbe la vittima più grande. Perché, nonostante Spider-man attiri parecchi villain, sarebbero le persone intorno a Peter a soffrire e a rischiare la vita con lui.
La preparazione e gli stunt
Sulla sua preparazione per questo ruolo, Holland ha affermato di essere cresciuto con i film di Spider-man, quelli di Sam Raimi prima e quelli di Marc Webb poi. Per lui è un privilegio recitare a fianco ad attori come Alfred Molina e Willem Dafoe, che sono i villain iconici della saga. Non ha studiato un fumetto in particolare per la preparazione alla realtà del Multiverso, perché non ne esiste uno esatto per Spider-man, si è più affidato alle conoscenze di Jon Watts e Kevin Feige per la storia. Inoltre, ha dichiarato di eseguire lui stesso alcuni stunt, ma solo quelli che gli vengono concessi e che si sente di poter fare. Infine, ha chiarito che molti fan credono che Doctor Strange sia l’erede di Tony Stark, come mentore di Peter in questo film, ma non è così. Infatti, come detto se esiste una figura genitoriale che prende Peter sotto la sua ala quella è zia May.
Questi 40 minuti sono stati stimolanti e sono bastati per destare la curiosità di tutti i fan degli Spider-man di qualsiasi generazione! Il film uscirà in sala il 14 dicembre 2021 in Italia e il 17 dicembre in USA.