Il progetto Suburra, la prima serie tv italiana targata Netflix e prodotta da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction, inizia a prendere vita: proprio in questi giorni, a Roma, è stato dato il via alle riprese.
L’opera televisiva si baserà sull’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, da cui il regista Stefano Sollima ha tratto il celebre film del 2015. Come annunciato da Ted Sarandos, responsabile dei contenuti presso Netflix, Suburra sarà un vero e proprio prequiel, ambientato qualche tempo prima rispetto agli eventi raccontati nel libro: un thriller politico che seguirà l’intrecciarsi degli interessi di criminalità organizzata, chiesa, politica e bande locali.
Alla serie tv prenderanno parte tre degli attori del cast della pellicola cinematografica: ritroveremo dunque Alessandro Borghi (nel film, Numero 8), Giacomo Ferrara (Spadino) e Adamo Dionisi (Manfredi Anacleti). A loro si affiancheranno Francesco Acquaroli, che interpreterà Samurai, Filippo Nigro, nei panni di Amedeo Cinaglia, Claudia Gerini, che sarà Sara Monaschi ed Eduardo Valdarnini, cui spetterà il compito di impersonare Lele Marchilli.
La regia è affidata a Michele Placido (Romanzo Criminale), Andrea Molaioli (La ragazza del lago) e Giuseppe Capotondi (La doppia ora), mentre la sceneggiatura è stata realizzata da Ezio Abbate (Banat – Il viaggio), Fabrizio Bettelli (Pietro Mennea: La freccia del sud), Daniele Cesarano (Romanzo Criminale – La serie), Barbara Petronio (ACAB – All cops are bastards) e Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot)
Suburra sarà costituita da 10 episodi, che saranno rilasciati su Netflix, in contemporanea in tutto il mondo, nel 2017. Successivamente, la serie verrà trasmessa anche in chiaro sulla Rai.