Nostalgici di Sword Art Online? Magari non tutti voi, ma ai sopravvissuti al famoso VRMMORPG sì (insomma, quando partecipi agli Hunger Games e sopravvivi poi ti manca, no?), soprattutto a Kazuto “Kirito” Kazaya. Se anche a voi manca, il 13 e 14 giugno approfittate della proiezione voluta da Dynit e Nexo Digital, perché potrebbe sorprendere anche i meno affezionati alla saga creata da Reki Kawahara.
La realtà aumentata con Ordinal Scale.
Il Professor Tetsuhiro Shigemura sviluppa così Augma, un dispositivo molto simile al NerveGear per giocare mediante realtà aumentata al nuovo gioco MMO: Ordinal Scale, che è in pratica Pokémon Go versione 4D, dove al posto dei pocket monsters indovinate chi c’è? Ci sono i famigerati boss di Aincrad in particolari eventi, dove – talvolta – compare la rivale di Miku Hatsune, Yuna, a supportare i giocatori con le canzoni composte da Yuki Kajiura (Sayaka Kanda, voce di Yuna, canta ben cinque canzoni che i fans delle Kalafina ameranno particolarmente e che rendono la colonna sonora davvero difficile da dimenticare). Così orde di otaku si fiondano a giocare agli eventi più per vedere la loro idol del cuore che per sconfiggere mostri, anche perché c’è la possibilità di essere premiati con un bacio se si infligge il colpo di grazia; queste attenzioni però le riceve la nostra cara Asuna, la quale partecipa ad ogni evento facendo la sua bella figura.
La realtà è migliore della virtualità con un Augma.
Perché Asuna partecipa? Perché l’Augma ha una caratteristica particolare che farebbe gola a tutti gli esseri umani: più giochi e accumuli punti, più ricevi coupon, cibo gratis, speciali vantaggi e qualsiasi cosa desideri comprare, e Asuna desidera fare un regalo a Kirito.
Perché lavorare se hai un Augma? Per poter comprare un Augma? Beh, i nostri fortunati sopravvissuti non ne hanno bisogno, a loro è stato offerto gratuitamente dalla scuola.
Cosa ne pensa la Nintendo di tutto questo? Ne è felice, perché ha rilanciato Pacman in mini-eventi extra da café, che ti fanno vincere dei dolci.
L’Augma sembra così la chiave per il paradiso che non confina i ragazzi dentro le loro camerette in mondi virtuali, ma veste la realtà con fantasia e fa scoprire loro tanti modi di viverla diversamente, ma a qualcuno non sembra proprio piacere e questo qualcuno è Kirito.
Si stava meglio quando si stava peggio?
Kirito – per amore di Asuna – ci prova pure a giocare a Ordinal Scale, ma la verità è che Kirito è uno di noi: è lento, inciampa sul marciapiede, sente il peso del suo corpo e dà la colpa al gioco che sembra dargli la sensazione di un lag. Asuna gli consiglia di andare in palestra, di tenersi in forma, gli ricorda che l’Augma gli offre l’abbonamento gratuito.
Kirito è preoccupato per la possibilità che i giocatori di VRMMORPG possano follemente preferire giocare all’aria aperta piuttosto che dentro la loro cameretta, in ansia un po’ anche per la gita romantica sotto le stelle promessa ad Asuna e preoccupato anche per il suo futuro; lui si iscriverebbe pure ad ingegneria, ma in quell’ambito sono interessati alla realtà aumentata e questo proprio non lo digerisce.
Metti il muso qui, metti il muso lì, alla fine Kirito porta sfiga… ehm… cioè, si scopre che in Ordinal Scale accadono strane cose.
Il giocatore numero 2 in classifica, Eiji, si scopre essere un ex appartenente alla gilda dei Knights of Blood, ma nessuno si ricordava di lui perché mai ha giocato o partecipato alle battaglie. Tornato nella realtà ha fatto palestra e ora fa il fighetto della situazione, bramoso di vendetta (ma perché? Ndr) e di sconfiggere gli altri ex giocatori di SAO. Mettendo all’angolo il complesso di inferiorità di Eiji, scopriamo che Eiji è solo una piccola ombra che si cela dietro Ordinal Scale, nonché uno strumento per un piano molto più ambizioso e potenzialmente pericoloso per tutti i giocatori.
Quando un film migliora una saga e i suoi protagonisti.
Non sono mai stata una fan del franchise di Sword Art Online, ho apprezzato (con riserve) solo i primi 13 episodi che narrano le avventure di Kirito e Asuna in SAO e questo film è risultato perfetto per me, in quanto è ben legato all’origine della saga, nonostante sia ambientato dopo la seconda serie animata.
Vediamo la storia d’amore tra Kirito e Asuna sotto i riflettori, minacciata, ma senza i pietosi espedienti affrontati in Alfheim Online; viene anzi restituito un certo fascino ad Asuna che intorno a lei non solo ha Yui, ma anche un bel gruppo di amiche.
Troveremo dunque in questo film Klein, Silica e Liz risultano molto presenti, ma anche Sinon (nonostante risulti poco integrata nel gruppo, avrà i suoi momenti di rivalsa in battaglia); Suguha e Agis invece sono presenze del tutto marginali, che potrebbero creare qualche dispiacere ai loro fans, ma c’è spazio comunque per tutti e – soprattutto – per mostrare un bel gruppo di amici, oltre alle romantiche interazioni della coppia protagonista che fa timidi passi in più (lenti ma efficaci) per emozionare e crescere. E come crescono i personaggi, i rapporti tra loro, matura anche la storia che offre – finalmente – spazio alla realtà (ma non diciamolo a Kirito).
Una bella sorpresa per il fandom (e non).
In due ore sembrerebbe difficile costruire una storia solida, ben strutturata, dove c’è spazio per nuovi personaggi (Eiji non mi ha convinto, ma Yuna decisamente sì) e per i personaggi secondari, eppure Sword Art Online – Ordinal Scale – si rivela proprio un film che difficilmente si può attaccare (l’avrei fatto volentieri), pensato per i fans (ma senza essere ruffiano) e per chi non è stato molto convinto dal franchise e delle avventure precedenti, ma soprattutto una rivelazione di maturità anche per i più scettici (tipo me). Questo non lo rende un film perfetto e dove ognuno è protagonista, ma è libero dalle tante banalità che si propongono spesso in film-nostalgia che non aggiungono nulla di nuovo.
Il 13 e il 14 giugno raccomando caldamente di non perdere il film e di non aver fretta di alzarsi dal proprio posto durante i titoli di coda. Godetevi la bella sigla di chiusura Catch the Moment di LiSA e gustatevi ciò che sarà mostrato dopo i titoli di coda.