Winter (Ruby-May Martinwood) è morta. È stato James Delaney (Tom Hardy) a trovare il corpo massacrato della giovane sulla riva, la stessa dove si è risvegliato dopo essersi ubriacato la notte precedente. Agli occhi di tutti è lui l’assassino; Helga (Franka Potente), prostituta che gestisce il bordello e madre della giovane uccisa, non ha dubbi. Non tutti, però, sono convinti che lo spietato omicida sia James. Atticus (Stephen Graham), ad esempio, non ne è convinto totalmente, così come Lorna Bow (Jessie Buckley), che decide di scoprire la verità a modo suo. La donna cerca di parlare con un bambino, amico di Winter, e scopre che la ragazza è stata uccisa dalla Compagnia delle Indie e non da James.
Nel frattempo, George Cholmondeley (Tom Hollander), per ordine dello stesso James, porta il suo piccolo aiutante Robert (Louis Ashbourne Serkis) nella villa dei Delaney, per vivere con loro (già dagli episodi precedenti abbiamo scoperto che il ragazzino è il figlio di James). Mentre, la produzione di polvere da sparo prosegue nel manicomio di Bethlem, esattamente nella stessa stanza dove si trovava Salish, la madre di James. Un luogo che sembra essere abbastanza sicuro per la loro attività clandestina.
Un po’ di luce sul passato di James
James non è del tutto indifferente alla morte di Winter, sa che quando non è in sé può fare cose terribili e questo lo tormenta procurandogli delle allucinazioni della ragazza. Proprio nel momento di questo suo delirio, in piena notte, si presenta nella sua dimora George Chichester (Lucian Msamati), incaricato dalla Commissione Reale di indagare sul naufragio dell’“Influence” e di dare giustizia a quei 280 schiavi illegali che morirono annegati. L’uomo sa che James si trovava su quella nave, che è stato lui a sigillare la stiva contenente tutte quelle persone e che stava solamente eseguendo degli ordini. James è l’unico superstite di quella tragedia e in quanto tale un testimone chiave per incastrare la Compagnia delle Indie, in particolare Stuart Strange (Jonathan Pryce). Dopo l’inabissamento della nave, Delaney sarebbe arrivato fino alla Regione del Volta (in Ghana, nell’Africa occidentale) come schiavo e da lì avrebbe trattato in schiavi e rubato dei diamanti a un mercante di schiavi, per poi far ritorno a Londra.
Chichester da lui vuole un resoconto dei fatti per incastrare Strange, ma James gli propone un accordo diverso. Gli offre la testimonianza di Godfrey (Edward Hogg) in cambio della sua. Chichester accetta di incontrarli, ma l’informatore di James non sembra, inizialmente, convinto della faccenda, finché James non gli promette la sua incolumità.
Traditi
Helga, profondamente ferita dalla perdita della figlia, decide di andare di fronte a Strange assieme a una delle sue ragazze che aveva partecipato al furto del salnitro, per tradire James e consegnarglielo su un piatto d’argento. I membri della Compagnia sono entusiasti delle informazioni che gli permetteranno di incastrare Delaney e di mettere le mani su Nootka e sui commerci con la Cina. Le due donne, preziosissime testimoni e complici del crimine, vengono imprigionate in qualche luogo conosciuto solo a Strange e i suoi.
Delaney aveva già previsto un tradimento da parte della donna e si lascia arrestare dalle guardie reali. Imprigionato e malmenato, Solomon Coop (Jason Watkins) lo sottopone – inoltre – a diverse torture per estorcergli informazioni riguardanti i suoi complici, in particolar modo quelli americani, che hanno attentato alla Corona. James, però, non cede e l’unico nome che pronuncia è quello di Stuart Strange, con il quale chiede di parlare. Dopo 12 ore di torture, Coop desiste dal suo tentativo di avere quei nomi e accontenta il prigioniero. Strange si presenta nella cella di Delaney, che, fisicamente provato dalle violenze subite, gli dice di avere un compito da assegnarli.
Stiamo per giungere alla conclusione di questa storia ricca di intrighi e di intrecci, la prossima sarà infatti l’ultima puntata di questa prima stagione di Taboo.