La seconda serie tv del Marvel Cinematic Universe, The Falcon and the Winter Soldier, è ufficialmente entrata nella seconda metà di stagione. Infatti, a differenza di WandaVision che era composta da nove episodi, la serie che vede protagonisti i due Avengers conta un totale di sei puntate.
Back to Wakanda
L’arrivo di Ayo da Wakanda in cerca di vendetta per il Re T’Chaka, ucciso negli eventi raccontati in Captain America: Civil War, porta scompiglio nel gruppo formato dai due protagonisti e Helmut Zemo. La Wakandiana concede otto ore a Bucky per consegnarle Zemo. Nel frattempo, il Barone rivela a Sam e Bucky che il Siero del Super Soldato ha un effetto collaterale (di cui solo Steve Rogers è stata l’eccezione): quando una persona lo assume inizia ad abbracciare ideologie suprematiste, e per questo motivo è necessario fermare Karli il prima possibile.
Sam, Bucky e Zemo si recano in un centro di accoglienza per rifugiati e scoprono dove si terrà il funerale di Donya Madami, a cui parteciperà tutto il clan terrorista. Walker e Hoskins arrivano a Riga determinati a fermare la leader dei Flag-Smasher, e rovinano il piano dei nostri protagonisti, facendo fuggire Karli. Il Barone però riesce a ferire Karli e a distruggere tutte le fiale del Super Soldato rimaste, ad eccezione di una che viene recuperata da Walker. Prima del gran finale, le Dora Miljae fanno irruzione a casa di Zemo per portarlo in Wakanda e sconfiggono con facilità Walker e Hoskins. Zemo approfitta della confusione e fugge.
Buoni e cattivi
Se The Falcon and the Winter Soldier non ha mai nascosto il voler andare oltre il bene e il male, mostrandoci l’umanità dei villain e gli scheletri negli armadi degli eroi, in questa quarta puntata i personaggi vengono letteralmente privati delle proprie maschere. Da una parte abbiamo Karli Morgenthau che, senza la maschera da Flag-Smasher, ha un bellissimo faccia a faccia con Sam, il quale le rivela di condividere i suoi ideali, ma non il modo in cui lotta per essi. Dall’altra, invece, troviamo John Walker, il nuovo Cap, che a differenza di Steve Rogers reagisce alla perdita del suo migliore amico nel peggior modo possibile.
La cruenta scena finale, in cui Walker uccide uno dei Flag-Smashers colpendolo ripetutamente con lo scudo in vibranio mentre i passanti riprendono esterrefatti la scena, non è un’invenzione degil autori, ma è stata presa pari pari dal cartaceo.
Da Captain America #345 di Mark Gruenwald, per la precisione Nel fumetto, un gruppo terroristico noto come Watchdogs rapisce i genitori di Battlestar e, durante un tentativo di salvataggio da parte di Walker i coniugi Hoskins muoiono. Ciò scatena l’ira del nuovo Cap, che non esista a uccidere spietatamente i criminali col suo scudo.
Essere Captain America
Ai fan del MCU però non sarà sfuggito il parallelismo con la scena finale di Captain America: Civil War, durante la quale assistiamo ad una tremenda lotta a tre, tra Steve Rogers, Tony Stark e Bucky Barnes. Il combattimento si svolge dopo che Helmut Zemo rivela a Tony che è stato proprio Bucky, sotto l’ipnosi dell’Hydra, a uccidere i suoi genitori. In quell’occasione Tony viene anche a conoscenza del fatto che Steve sapeva tutto. Un Iron Man senza più alcun controllo si scontra quindi contro Cap e il suo migliore amico e, nonostante un’iniziale supremazia, la battaglia lo vede infine sconfitto. A conclusione dello scontro, Cap potrebbe sferrargli un colpo mortale con il suo scudo, ma anziché colpire la testa decide di usare la propria arma per neutralizzare il potere dell’armatura di Tony e porre così fine al combattimento.
Il dottor Abraham Erskine aveva ragione: il valore di Steve, prima di prendere il Siero del Super Soldato era già lì, dentro di lui. Un uomo fondamentalmente buono, corretto e leale, che non ucciderebbe mai un uomo deliberatamente. L’eredità di Captain America non è una tuta e uno scudo in vibranio, questo Sam lo sapeva bene. John Walker, invece, no.
Nel caso vi foste persi qualcosa o aveste bisogno di una rinfrescata prima delle ultime due puntate, ecco anche le nostre recensioni delle puntate precedenti: