Non abbiamo neanche avuto il tempo di digerire il finale (un po’ banalotto, forse) del comunque sorprendente WandaVision che il Marvel Cinematic Universe torna subito a fare capolino su Disney+ con The Falcon and the Winter Soldier. Parliamo di uno show che nelle idee originali della casa fumettistica doveva rappresentare la serie TV d’esordio del brand Marvel su Disney+ e che invece arriva appena due settimane dopo aver lasciato Wanda e Visione e le loro difficili situazioni coniugali.
Se la premessa di The Falcon and the Winter Soldier è abbastanza simile e vuole seguire le situazioni personali di alcuni degli elementi degli Avengers più di contorno nei film, sin dai primissimi minuti si capisce che il tono cambia ancora una volta. Marvel vuole proporre qualcosa di nuovo e differente, sia da WandaVision, sia da quello che normalmente succede nei film dell’MCU e già in questo primo episodio (le puntate sembra siano più lunghe di quello a cui ci aveva abituato WandaVision, circa 45-50′) è evidente lo shift tematico.
La strana coppia che ancora coppia non è
Come suggerisce il titolo, questa volta è la strana coppia Sam Wilson (in arte Falcon) e Bucky Barnes (Winter Soldier) a prendere il centro del palcoscenico, con due personaggi che difficilmente il grande pubblico conosce per ragioni ulteriori all’essere il primo l’amico di colore di Captain America e il secondo il soldato belloccio congelato anche lui e capace solo di fare lo scontroso (a parte la sua geniale alleanza con Rocket Raccoon in Endgame). Parlavamo di una coppia, una coppia che immaginiamo vedremo in azione nelle prossime puntate della serie, perché in questo primo episodio si seguiranno le vicende dei due in maniera separata, divisi da migliaia di chilometri.
Il fulcro per il momento è il personaggio di Sam, in grado di dimostrare da subito una profondità che non gli avremmo certo riconosciuto fino ad oggi. Sam è un eroe (protagonista dell’unica scena di vera azione della puntata – un inseguimento aereo che mostra un livello di effetti speciali decisamente sorprendente per una serie TV), un Avenger, ma ha anche una famiglia in difficoltà economiche – bellissimo il momento in cui viene in effetti riconosciuto come non tutti i vendicatori navighino nell’oro, anzi – e sentimenti davvero contrastanti su cosa fare con l’eredità di Cap, lasciatagli proprio dal suo amico Steve, dopo il suo aver appeso lo scudo al chiodo al termine di Endgame. Sam non è sicuro da una parte di meritare questa investitura, dall’altra vorrebbe onorare il ricordo dell’amico: “Questo scudo non è mio” è la dichiarazione quando lo dona allo Smithsonian Museum di Washington.
Un MCU così introspettivo non si era ancora visto
Anche Bucky deve fare i conti con i fantasmi del suo passato, cercando di fare ammenda come può rispetto ai tantissimi omicidi commessi quando faceva parte di Hydra e al doversi ricostruire una vita tranquilla in un mondo dove non c’è bisogno immediato di eroi, bensì di persone vere. E il soldato d’inverno non può certo definirsi una persona normale. Tra sedute di psicanalisi, improbabili appuntamenti con la cameriera del suo sushi bar preferito e l’amicizia con l’ignaro padre di una delle sue vittime, quello che fu l’amico di gioventù di Cap è anch’egli un personaggio in cerca d’autore.
Quello che le prossime puntate di The Falcon and the Winter Soldier porteranno è proprio l’unione, l’alleanza tra questi due eroi, i quali proveranno a far quadrare le loro vite, oltre a cercare di sgominare una banda di ladri/terroristi internazionali che in questa puntata si vede rapinare un istituto bancario in Svizzera. È probabile che la minaccia che sarà messa di fronte ai due Avengers si dimostrerà solo un pretesto per farci conoscere meglio una coppia che altrettanto probabilmente fungerà da spina dorsale per gli Avengers del prossimo futuro. The Falcon and the Winter Soldier promette di offrirci scene d’azione, gag ma anche e soprattutto momenti introspettivi e persino riflessioni sulla società moderna, che siano le fumettose conseguenze dei disastri causati da Thanos nel mondo Marvel – per esempio Sam non riesce a ottenere un prestito in banca perché non ha avuto chiaramente entrate economiche nei 5 anni nei quali è stato ridotto in cenere – e le molto meno fumettose allegorie sulla società americana di oggi. Da notare come lo show sembri voler esplorare in futuro le implicazioni razziali del colore della pelle del personaggio interpretato da Anthony Mackie, e di come lo stato americano, come si scopre nell’ultima scena, evidentemente non lo consideri la persona giusta per essere il nuovo Captain America.
The Falcon and the Winter Soldier ancora non è entrato nel vivo, difficilmente scatenerà la discussione online su Easter Egg e misteri sollevata da WandaVision, ma promette di essere una serie TV più lineare ma non certo canonica per chi è abituato alle battutine e esplosioni dell’MCU, le quali certo saranno una componente importante di cosa vedremo in queste sei puntate, ma saranno accompagnate da un’esplorazione nella psiche e nella vita di due personaggi che siamo davvero pronti a conoscere meglio.