Eccoci di nuovo con una nuova recensione di The Mandalorian 2×02 – “Il Passeggero”. Anche in questa puntata non mancano colpi di scena e la regia di Peyton Reed (Ant-man, Ragazze nel pallone, Yes man), ha qualche chicca da regalarci. In questa recensione Spoiler, andremo ad analizzare più nel dettaglio quello che abbiamo visto, a livello tecnico e di scrittura e quello che, secondo noi, può già mancare a The Mandalorian 2.
Dove eravamo rimasti
Eravamo rimasti alla scorsa puntata di The Mandalorian 2, con il nostro mandaloriano impegnato ad aiutare lo sceriffo di Mos Pelgo contro un Drago Krayt, per ottenere la sua armatura e avere altre informazioni sulla sua gente. La caccia al drago è andata a buon fine ed ora il nostro Mando, con l’armatura di (molto probabilmente) Boba Fett, può tornare a riprendersi baby Yoda. Qui però, viene informato da Peli Motto che dovrà trasportare una passeggera dalla voce delfinesca verso Trask. La passeggera ha con sé delle uova che deve portare a fecondare.
L’ironia tipica di Star Wars
Ci era mancata tanto quell’ironia velata alla Han Solo, con delle battute sull’aspetto di alcuni esseri della galassia, o quell’incomunicabilità tra lingue diverse che lasciava spazio a volti indagatori. In questa puntata si torna alle origini della saga. La passeggera che il mandaloriano scorta, non è in grado di comunicare con lui né tanto meno si fa capire dal nostro Baby Yoda, (o The child, se preferite) il che rende la situazione, ma solo all’inizio, un continuo equivoco. Inoltre, le gag del piccoletto funzionano sempre e vedere questo animatronic muoversi su set innevati o desertici a curiosare, fa sempre venire il sorriso sul volto.
Effetto nostalgia
Dato che questa recensione è Spoiler, possiamo anticiparvi quale sorpresina Jon Favreau ha cicciato fuori e quale effetto sorpresa avrà sui fan della vecchia trilogia. Vedremo infatti gli X-Wings! Tuttavia, si trova in questa operazione nostalgia, che coinvolge anche il momento successivo all’arrivo delle X-Wings, (il silenzio prima del loro lascia passare), forse l’ennesimo riferimento post-moderno. Va bene quindi, raccontarci una storia nuova, tenendo sempre in considerazione i fan di vecchia data e i continui rimandi al passato, ma non è forse lo stesso errore che ha commesso la nuova trilogia?
La sensazione in questa 2×02 è che ci troviamo di fronte ad un filler molto grande, ben girato e ben confezionato, che gioca su quanto già visto, ma non ci propone vera e propria originalità. Non è un caso quindi che i registi del Marvel Cinematic Universe (Jon Favreau, Peyton Reed) che lavorano principalmente su prodotti ben incartati stiano dirigendo questi episodi di The Mandalorian 2? Forse è troppo presto per dirlo, lasciamo quindi il beneficio del dubbio ai nostri fan e torniamo a goderci la straordinaria manifattura di effetti speciali pratici, cosa che non si vedeva da parecchio tempo in Casa Disney.
Se vi è piaciuta questa recensione di The Mandalorian 2×02, seguiteci anche sulla nostra pagina Facebook!