Signore e Signori, ci siamo quasi, in questa recensione di The Mandalorian 2×06, arriviamo al tanto atteso momento dell’anno. Intanto, se non avete ben chiaro cosa fosse successo nella puntata precedente, vi invitiamo a consultare la nostra recensione della 2×05. Ovviamente siamo in zona SPOILER grandi quanto la Razor Crest, quindi prudenza!
Il Destino di un Jedi
Dove eravamo rimasti? Il nostro Din Djarin sta accompagnando il piccolo Grogu (The Child) al tempio Jedi, indicatogli da Ahsoka, luogo in cui il piccolo dovrà entrare in contatto con la Forza. In effetti, giunti nel pianeta in cui sorgono le rovine del tempio, Grogu ha una comunicazione quasi mistica con la Forza, tanto da creare un campo energetico che lo isola dal resto del pianeta. Il Mandaloriano, in attesa, viene improvvisamente raggiunto da nientepopodimeno che Boba Fett, Il quale vorrebbe indietro l’armatura appartenuta a suo padre (perché non l’abbia rubata allo sceriffo del primo episodio piuttosto che a un cazzuto cacciatore di taglie rimane un mistero, ma non stiamo a fare i pignoli).
Stallo alla messicana
La regia di Robert Rodriguez (a quanto pare in sostituzione all’ultimo minuto), ci ricorda quanto ami gli stalli alla messicana (tipico trittico di pistole puntate tra tre personaggi). La sua regia è un grande omaggio ai suoi film più noti, da El Mariachi a Machete, il tutto però seguendo le linee guida registiche della serie, ovvero non sbilanciandosi con tagli autoriali ma tenendosi a camera fissa, con qualche piccolo movimento. Eccezion fatta per i “rallenty”, tanto cari al regista, che sovrabbondano nell’ultima parte della puntata.
Un’entrata trionfante
Il fiore all’occhiello della puntata è ovviamente il nostro Boba Fett che arriva con un carrello in avanti che ne svela ottimamente il volto. La sua potenza visiva è decisamente impressionante, sia per come è stato reso il trucco in viso, (sembra un cavaliere dalle mille battaglie) sia per le scene di combattimento. I poveri Stormtrooper, non possono affatto competere con un suo corpo a corpo. Inoltre, Boba è aiutato dalla sicaria degli Hutt, Fennec Shand (Ming-Na Wen) che avevamo visto ferita a morte nella prima stagione, ma qui rediviva grazie ad un impianto cibernetico installatole da Boba.
L’Impero colpisce ancora
Con la scoperta piena delle potenzialità di Grogu, finalmente abbiamo molta più empatia (più di quanta ce ne fosse prima) tra il Mandaloriano e il Bambino. I rimasugli dell’Impero, capeggiati da Moff Gideon, riescono a rapire Grogu, molto probabilmente per estrarne il sangue e forse renderlo disponibile all’Imperatore (?). Scopriamo ancora di più sul piccolo e sulla sua effettiva potenza sul Cruiser imperiale quando al termine della puntata riesce a malmenare due soldati solo usando la Forza. I veri motivi di Gideon restano ancora un mistero: lo vediamo estrarre per la seconda volta la sua lama nera davanti a quello che fu Baby Yoda in maniera bizzarra. Chissà quali altri segreti cela il piccolo Grogu.
The Mandalorian 2×06 continua a portare avanti la storia di un universo, molto più grande della singolarità del Mandaloriano. Gli eventi intorno alla sua principale story-line sembrano sovrastarlo di gran lunga. Ma, ricordiamoci che è lui il protagonista di questa serie e, se prima non era l’eroe di cui questa galassia aveva bisogno, ora sta imparando a diventarlo.
Potete recuperare di seguito le recensioni delle precedenti puntate:
The Mandalorian 2×01 – Lo Sceriffo – Recensione [Spoiler]
The Mandalorian 2×02 – Il Passeggero – Recensione [Spoiler]
The Mandalorian 2×03 – L’Erede – Recensione [Spoiler]
The Mandalorian 2×04 – L’Assedio – Recensione [Spoiler]
The Mandalorian 2×05 – La Jedi – Recensione [Spoiler]