L’ultima puntata della seconda stagione di The Mandalorian non tarda ad arrivare, ed eccoci qui noi di Moviesource.it a recensire questo spettacolare capitolo finale, The Mandalorian 2×08! The Mandalorian ci ha dato tanto in questi due mesi di programmazione su Disney+ e questo episodio conclusivo diretto da Peyton Reed è la ciliegina sulla torta (potremmo anche dire, data la sua grandezza, che è la torta sulla torta). Se voleste rinfrescarvi la memoria sulla puntata precedente, la 2×07, qui la nostra recensione.
Il Cavallo di Troia
Din, Boba Fett, Bo Katan, Fennec, Koska Reeves e Cara Dune partono alla volta dell’incrociatore di Moff Gideon, pronti a salvare il piccolo Grogu. Prima però, assaltano la navetta del Dr. Pershing, uomo a servizio dei rimasugli dell’Impero, che rivela alla banda dove trovare il Bambino. Usando la navetta come Cavallo di Troia e il nostro Boba Fett come esca, il gruppo riesce ad infiltrarsi sull’ammiraglia di Gideon e a mettere in atto un’infiltrazione devastante. La regia di Peyton Reed ci regala buone sequenze d’azione, in cui il gruppo al femminile, capeggiato da Fennec e Cara Dune, si porta avanti sbaragliando gli Stormtroopers.
Lancia contro spada
Gideon, tenendo in ostaggio il piccolo Grogu, viene raggiunto dal Mandaloriano. Il Moff rivela che ha già prelevato il sangue del piccolo e che Bo Katan in realtà è qui per prendergli la Dark Saber. Chi la possiede infatti, solo vincendola in duello, può regnare su Mandalore. Qui assistiamo ad un vero e proprio duello stile Star Wars, in cui Din combatte abilmente con la sua lancia in Beskar contro la Dark Saber. Un duello sapientemente messo in scena, adrenalinico ma forse troppo breve.
Un po’ di dubstep
L’entrata in scena dei Dark Troopers è debitrice di molto alla colonna sonora, ancora magistrale, di Ludwig Göransson, che con delle note dubstep, introduce una nuova track, evolutiva e originale nello score di Star Wars. I Dark Troopers, per quanto ricreati con una CGI invidiabile, purtroppo manifestano problemi di funzionalità. A dispetto di come erano stati presentati nelle puntate precedenti, risultano dei grossi pugili meccanici, semi-indistruttibili, ed inoltre, non impugnano armi da fuoco. L’aura creata intorno ad essi si affievolisce rapidamente.
Il Ritorno dello Jedi
Il gran finale di The Mandalorian 2×08 è un esempio di grande televisione (se così possiamo ancora definirla). Peyton Reed, coadiuvato da uno splendido montaggio e una grande soundtrack, ci riportano in mente quel finale tanto caro ai fan di Rogue One – A Star Wars Story. Solo che, stavolta, ad entrare in scena è Luke Skywalker, ovvero Mark Hamill! (in realtà un body-double con una CGI un po’ da rivedere ma tant’è). Il gioco tra regia e pubblico è stato fondamentale. Si osserva l’X-Wing, ma non si pensa a Luke immediatamente. Poi appare la spada laser verde, il mantello nero con cappuccio, il guanto alla mano destra, l’elsa della spada. Il collegamento non è immediato, ma quando si arriva alla conclusione si ha un tuffo al cuore.
È la cessione di Grogu a Luke da parte di Din a chiudere l’episodio. The Mandalorian 2 ha però un’altra perla da regalarci, infatti, dopo i titoli di coda in buon stile Minaccia Fantasma (in cui si sentiva il respiro di Vader), vediamo Boba Fett e Fennec fare irruzione nel palazzo reale di Jabba su Tatooine e prendere il posto che fu dell’Hutt. Rivelando così il titolo di una nuova serie chiamata The Book of Boba Fett.
The Mandalorian quindi ci ha lasciato con l’amaro in bocca, un finale apertissimo che lascia spazio a decine di domande: che fine farà Grogu in mano a Luke? Moff Gideon? Il destino di Mandalore con Bo Katan? Din Djarin avrà un nuovo arco narrativo? Speriamo che la terza stagione in arrivo abbia la stessa dose di colpi di scena, elevatezza di contenuti e molto Star Wars all’interno. Noi attendiamo con grande trepidazione.