Come previsto, spostiamo l’attenzione su Hilltop e sui personaggi che erano stati quasi accantonati dalla prima puntata. Anche se lentamente, sembra che qualcosa si stia finalmente mettendo in moto per rompere il precario equilibrio fra le varie comunità.
Hilltop
Tranne che per un breve intermezzo, la puntata è ambientata quasi interamente nella comunità di Hilltop, dove scopriamo che fine hanno fatto Maggie e Sasha. Inoltre torna a farsi vedere il personaggio di Jesus che finalmente sembra mostrarsi più attivo e utile per lo svolgersi degli eventi, anche se sempre con discrezione. Jesus è sempre stato un personaggio difficile da inquadrare, che tende a mantenersi al margine senza prendere mai in mano la situazione, tuttavia le cose potrebbero cambiare.
Un lungo respiro
In questa stagione si è deciso di mostrare gli eventi muovendosi geograficamente sul territorio, quindi ogni puntata si svolge quasi interamente in un luogo per volta. Tutto ciò rende l’intreccio più ordinato ma anche più lento. Si capisce che non si vuole mettere in secondo piano nessun personaggio – cosa che invece è successa nelle stagioni passate – questo però porta ad allungare i tempi della narrazione.
La situazione sembra ormai chiara, sappiamo dove sono tutti e la loro situazione, ma dopo questa lunga rincorsa ci vuole un bel salto prima che la stagione inciampi nella monotonia.
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Di per sé la puntata non fornisce chissà quali input se non chiarire bene gli interrogativi rimasti senza risposta riguardo la situazione di Maggie e l’accordo fatto tra Alexandria e Hilltop. Anche la giovane Enid torna in primo piano ma senza troppo scalpore.
Chi sembra poter essere vero motore degli eventi è un altro personaggio rimasto per diverso tempo in ombra, Carl. Il ragazzo infatti è l’unico che non riesce affatto ad accettare la situazione e decide di agire di testa propria.
Si spera quindi che sarà il ragazzo a mescolare le carte in tavola e portare un po’ di azione dopo questa lunga pausa di quattro puntate.