Un’emozionante finale di metà stagione che ha risvegliato The Walking Dead dalla monotonia. Colpi di scena e aspettative che si stanno finalmente realizzando nella celebre serie AMC.
Un passo indietro e due avanti
Dopo sette stagioni talvolta sembra che gli autori non abbiano ancora imparato bene come gestire la narrazione generale degli episodi. Di fatto l’intermezzo al quale abbiamo assistito non è stato dei più avvincenti; si comprende il fatto che non tutte le puntate possano essere al vertice della tensione e che si necessita di momenti narrativo-descrittivi, ma è stato sbagliato proprio il metodo usato: non si può incentrare un intero episodio su uno o due personaggi se la vicenda non è particolarmente adrenalinica perché la conseguenza è una puntata noiosa.
Fortunatamente le cose hanno iniziato a riprendere già dall’episodio 7 e con questo ottavo episodio il morto è finalmente resuscitato.
Questo è stato indubbiamente un episodio corale, che ha fatto il giro di tutti i protagonisti, nessuno ha avuto un ruolo più marginale rispetto agli altri, tutti quanti sono stati importanti per motivi differenti.
Sia Rosita che Michonne sono determinate a raggiungere il loro obiettivo e Daryl non ha alcuna intenzione di restare con i Salvatori, Rick cerca a fatica di contenere la situazione, ed anche Maggie e Sasha meditano vendetta. In pratica tutti hanno il medesimo obiettivo, ma sono tutti divisi da strade diverse. Riusciranno a far convergere le loro strade su un sentiero comune?
Nessuno è al sicuro e tutti sono consapevoli che uno sbaglio potrebbe essergli fatale, la cosa è evidentissima per Carl e la sorellina Judith, ormai ostaggi di un Negan che gioca a fare il padre putativo.
La storia segue un climax di emozioni che culmina con un finale quasi commovente.
Un nemico comune
Iniziano a prendere forma i pensieri che tutti avevano in testa dalla stagione precedente.
Tutti quanti sono oppressi dai Salvatori ma fino a poco tempo fa nessuno credeva che esistessero altre comunità, ora non è più così.
Nonostante la situazione disperata, iniziano ad accendersi delle scintille di ribellione, ovviamente deboli, almeno per ora.
Forse Rick non si è davvero rassegnato, ma da solo non può fare granché, avrebbe bisogno di alleati. Ci sono tutte le carte in regola per credere che la seconda parte di questa settima stagione vedrà questo mondo post-apocalittico come scenario di una grande battaglia. Stiamo solo sognando? Purtroppo non lo sapremo prima di febbraio 2017. Si spera che l’attesa non sarà vana.