Momenti di tensione, decisioni difficili e nuovi risvolti interessanti nell’episodio che spiana la strada al finale della settima stagione di The Walking Dead, Accetta l’offerta.
La cella
Ormai la cella dei Salvatori è diventata uno scenario consueto per gli spettatori. Più di un personaggio è stato confinato in quelle mura spoglie ed ora è il turno di Sasha. Dopo essersi immolata al posto di Rosita era stata data praticamente per spacciata. Il fatto che sia stata catturata né tanto meno il parlarne – visto che veniamo a sapere fin da subito della sua cattura – non può certo definirsi un qualcosa di inaspettato, sta di fatto che le situazioni che andranno a crearsi durante la prigionia della donna possono rivelarsi tutt’altro che scontate, specialmente per ciò che riguarda il suo faccia a faccia con Negan.
L’isolamento a cui sono sottoposti i prigionieri è sempre personalizzato e finalizzato ad uno scopo preciso. Non abbiamo più a che fare con le torture psicologiche fatte canzoncine snervanti e cibo per cani subite da Daryl, ma la prova a cui è sottoposta Sasha si rivela essere estremamente subdola è più incisiva di quanto possa sembrare.
Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un Negan destabilizzante, sicuramente brutale, ma mosso da un codice personale al quale tutti devono sottostare senza eccezioni. L’idea di villain caotico e fuori controllo va ormai ad allontanarsi dall’immagine che ci eravamo fatti di lui nel precedente finale di stagione, mettendo anche in discussione il suo vero status di “cattivo della situazione”, aggiungendo maggiori sfaccettature al personaggio, per certi versi arrivando a superare la sua controparte dei fumetti.
Con le buone o con le cattive
Alcuni intermezzi a Hilltop aiutano in certi momenti a smorzare la tensione e in altri ad accentuarla, in cui Maggie cerca di aiutare la comunità minando sempre di più il carisma e la leadership di Gregory, il quale fatica ogni giorno di più ad ingoiare il rospo ed inizia ad accarezzare una qualche idea di tradimento a favore dei Salvatori. Tuttavia l’apice dell’azione lo troviamo con Rick e tutto i gruppo al seguito nella disperata ricerca di armi. Tara ha infine ceduto ed ha condotto i suoi compagni nella comunità segreta di sole donne che l’ha accolta e dalla quale è scappata per tornare ad Alexandria.
La situazione è decisamente delicata e Tara non può fare a meno di continuare a sentirsi divisa tra il desiderio di aiutare i suoi compagni e il senso di colpa per aver infranto la sua promessa di mantenere il segreto sull’esistenza di quel luogo.
Dato che inizieremo a parlare di alcuni colpi di scena vi avvertiamo che seguiranno diversi spoiler.
L’invasione orchestrata dal gruppo di Rick è stata rapida ed efficace, ma soprattutto senza vittime. Il desiderio di non uccidere viventi era stampato sul volto di tutti, ed è un qualcosa che colpisce in un contesto tanto violento e spietato. Si percepisce nuovamente una sorta di “ritorno alle origini” in cui si cercava in tutti i modi di non uccidere le persone e di cercare collaborazione. Anche i vaganti tornano a fare capolino sulla scena in veste di minaccia. Dopo diverso tempo si ritorna ad una sorta di “ridefinizione di ruoli”. I protagonisti iniziano a ritrovare la propria umanità, la loro voglia di vivere e non solo di sopravvivere, sanno di dover combattere ma non per questo devono uccidere quando sanno di poterlo evitare.
Per ciò che riguarda la scelta di Sasha, era chiaro che avrebbe scelto di unirsi ai Salvatori: nel suo stare in bilico tra essere e non essere, ha deciso di vivere per combattere ancora, e magari avere una nuova possibilità di vendicarsi dell’uomo che le ha portato via Abraham. Ormai è chiaro che Eugene ha deciso di cambiare fronte pur di restare vivo, ma Sasha non è affatto della stessa idea. Di certo starà elaborando un piano B, anche perché lo stesso Negan ha intuito che Rick sta tramando qualcosa.
Colpo di scena finale: Dwight è passato al nemico. Tornati ad Alexandria lo troviamo sventolare una simbolica bandiera bianca affermando di volerli aiutare. Saranno sincere le intenzioni del disertore?
Ormai ci siamo rassegnati a vedere la guerra nell’ottava stagione, ma speriamo in un grande inizio… Nel finale.