Tuo, Simon, il nuovo film tratto dal romanzo Non so chi sei, ma io sono qui (Simon vs. the Homo Sapiens Agenda) di Becky Albertalli, è incredibilmente commovente. Uno di quei film incredibili capaci di farti ridere di cuore e piangere disperatamente in soli 110 minuti, che non è cosa da tutti!
Il punto di vista è appunto quello di Simon (Nick Robinson) un normale ragazzo del liceo, ha una famiglia che lo ama (Jennifer Gardner e Josh Duhamel), degli amici fantastici (Katherine Langford, protagonista di 13 Reasons Why, Alexandra Shipp e Jorge Lendeborg Jr)e a scuola le cose vanno bene. Ma ha anche un enorme segreto: è gay, e non è ancora riuscito a dirlo a nessuno.
Trattiene quindi il fiato, cercando di essere se stesso ma nascondendo comunque un’enorme parte di se stesso. Ma questo cambia quando su un blog della scuola viene pubblicato un articolo in cui il misterioso Blue fa coming out.
È così che Simon decide di farsi coraggio e rispondere, a sua volta usando un finto nome, al messaggio di Blue, lanciandosi in un appassionannte scambio di email all’interno del quale i due ragazzi riescono ad aprirsi e a parlare del loro segreto.
Più s scrivono, più Simon si sente legato a Blue, e comincia a cercarlo tra i volti più o meno noti dei suoi amici e compagi di scuola, alla costante icerca dell’unica perona che sembra capirlo.
Ma le cose non vanno sempre come vorremmo, spesso sono gli altri a prendere decisioni al nostro posto, ed è in momenti come questi che siamo costretti a decidere che parte giochiamo nella nostra stessa recita, se lasciarci travolgere dalla tempesta o prendere in mano le redini.
Tuo, Simon: Ognuno merita una grande storia d’amore
Anche se non si intende sempre nello stesso modo.
La storia di Simon, da qualsiasi punto di vista la si guardi è una storia d’amore e di coraggio. Il coraggio di amare e accettare se stessi, il coraggio di fidarsi dei propri amici, di lasciarsi amare da coloro che ci sono attorno per quelli che siamo e non per quelli che dovremmo essere.
Ognuno di noi merita la possibilità di essere se stesso, con i suoi termini e le sue condizioni, e il protagonista di Tuo, Simon chiede esattamente questo. La possibilità di scegliere in che modo, quando e dove mostrare chi è davvero.
È una storia che ti tiene fino all’ultimo con il fiato sospeso, a chiederti, anche se un pochino credi di saperlo, come andrà a finire, chi sarà il ragazzo misterioso tra i tanti che Simon ha immaginato stare dietro a quelle sentite lettere moderne? E questa persona sarà davvero in grado di amarlo come Simon vorrebbe?
Tuo, Simon e i grandi temi di oggi
Il film può sembrare di primo acchito una normale commedia/dramma per adolescenti, ma questa volta dietro c’è qualcosa di più. E no, non è solo il fatto che il protagonista sia gay!
Questo tema, quello della possibilità di fare coming-out, del non sapere come farsi avanti davanti alla propria famiglia e ai propri amici per timore della loro reazione, in realtà è il contenitore più grande di una serie di problematiche che colpiscono gli adolescenti a prescintedere dal loro orientamento.
Guardando Tuo, Simon si potrebbe anche sviluppare un dibattito sull’uso consapevole di internet – a partire dall’esistenza di certi blog in cui chiunque può scrivere malignità sugl altri restando anonimo, l’utilizzo corretto delle password, l’attenzione alla propria privacy – per non parlare dell’incertezza costante che dovrebbe circondare qualcuno che incontriamo online – come possiamo sapere chi è, specie se non è disposto a rivelarci la sua identità? siamo sicuri che ci stia dicendo la verità? e anche avendo il dubbio, comepotremmo mai scoprirlo? –.
Per non parlare del fondamebtale tema sul bullismo nelle scuole, partendo da quello “lieve” er arrivare a livelli di estrema gravità, come il ricatto, sfruttare informazioni per prevaere su un compagno in difficoltà, curandosi solo del proprio tornaconto.
Tutte tematiche vere, spesso tralasciate, ma affontate all’inteno del film da un punto di vista estremamente realistico.
In definitiva il film è estremamente piacevole.
La sceneggiatura è brillante e consapevole, specialmente perchè in grado di alternare momenti di forte tensione a momenti molto rilassanti, e perchè capace di mettere in scena delle situazioni credibili, e l’interpretazione dei giovani attori protagonisti è davvero eccellente.
Sicuramente un film da andare a vedere qundo uscirà nelle sale il 31 maggio.