È morto Verne Troyer, il Mini-me clone del Dottor Male in Austin Powers. A dare l’annuncio è la famiglia, con un post su instagram.
L’attore, nonostante fosse affetto da nanismo, era riuscito a diventare un’icona della cultura pop, ma questo non gli aveva garantito la serenità: nonostante le cause della morte non siano ancora state rese note, nel post si allude a depressione e suicidio.
Depressione e suicidio sono problemi gravi. Non si può mai sapere quali battaglie qualcuno sta combattendo nella propria testa. Siate gentili gli uni con gli altri. E sappiate sempre che non è mai troppo tardi per cercare qualcuno che possa aiutarvi.
Troyer è famoso, oltre che per il suo ruolo in “Austin Powers – La spia che ci provava“, per “Men in Black“, con cui aveva debuttato sul grande schermo, “Paura e delirio a Las Vegas” e “Parnassus“, che al momento è in post-produzione. Senza contare il cameo in “Harry Potter e la pietra filosofale” e nel video di Madonna “Beautiful Stranger“.
Nel post su instagram si dice che l’attore era un combattente, che ha lottato a lungo contro i suoi problemi: era già stato infatti ricoverato per problemi di alcolismo, e qualche giorno fa si dice che sia stato portato all’ospedale in seguito ad una chiamata alla polizia che faceva riferimento ad avvelenamento.
Negli anni ha combattuto e ha vinto, ha combattuto e ha vinto, ha combattuto ancora, ma sfortunatamente questa volta è stato troppo difficile.
Verne Troyer era nato a Sturgis, nel Michigan, in una famiglia Amish, cultura che però i genitori abbandonarono quando lui era ancora bambino. La sua famiglia si è poi trasferita a Centerville, sempre in Michigan, dove nel 1987 si è diplomato alla Centerville High School.
La sua carriera da attore è iniziata quando è stato contattato dal presidente dell’associazione Little People of America, che gli ha procurato il suo primo ruolo, nel film “Baby Birba – Un giorno in libertà“.