Ritrovarsi a lavorare di nuovo su di un lungometraggio di animazione, con il peso di dovere fare meglio del precedente campione d’incassi appena sfornato, non deve essere per nulla semplice. Più in generale, la situazione in cui si trova attualmente Makoto Shinkai è particolarmente gravosa sulle sue spalle: ogni dichiarazione, ogni idea ed ogni azione che intenderà intraprendere l’ormai de facto erede di Miyazaki, verrà analizzata e discussa in lungo e in largo da tutti i suoi fan sparsi ora in tutto il mondo. Il suo precedente lavoro, Your Name, diventato il lungometraggio d’animazione con gli incassi più alti di sempre, è uscito “solo” tre anni fa e i suoi riscontri sono ancora visibili ed evidenti sull’animazione giapponese e, per certi versi, anche sulla società nipponica stessa. Da questi presupposti nasce Weathering with You, nome internazionale di 天気の子 (Tenki no ko), che è arrivato nelle sale giapponesi il 19 luglio 2019 e con un ritardo considerevolmente ridotto rispetto al passato, e giungerà il 14, 15 e 16 ottobre anche nelle sale italiane grazie a Dynit e Nexo Digital.
La storia, ancora una volta scritta e diretta da Shinkai, si apre con l’arrivo a Tokyo del protagonista, Hodaka, liceale che fino a quel momento ha vissuto in una delle remote isole giapponesi. Con l’arrivo nella capitale il ragazzo spera di svoltare la propria noiosa vita e scalare velocemente la scala sociale. L’entusiasmo e la meraviglia di avere l’opportunità di vivere in una delle città più grandi, produttive e densamente popolate del mondo, presto si scontrano con la realtà. Come Hodaka scoprirà a inizio film, Tokyo, ma più nello specifico il quartiere di Shinjuku in cui si svolgeranno pressoché tutti gli avvenimenti della pellicola, è un luogo sporco, ricco di malavita, di persone che mettono i propri interessi prima di ogni cosa e dove le interazioni sociali sono ridotte all’osso. Un ambiente inospitale, che in un attimo soverchia i sogni del giovane lasciandolo disperso e spaesato, finché non incontrerà Hina. Già con questo lungo e trascinante inizio, Shinkai riesce a scuotere lo spettatore che entrando in sala conoscendo gli stereotipi dell’animazione giapponese, si aspetterebbe la classica mistificazione di Tokyo, città dalle infinite possibilità per chiunque voglia provarci. Shinkai invece, ancora una volta, vuole comunicare allo spettatore che le sue storie nascono dalla realtà, senza trattenersi, così dal posizionare i propri personaggi in situazioni scomode, ma che descrivono una quotidianità che pur essendo in bella vista non viene quasi mai discussa.
Un paese ai piedi di Shinkai
Purtroppo però, prima che la pellicola ingrani seriamente con lo svolgersi narrativo, i primi tre quarti d’ora sono sostanzialmente cartoline patinate di Shinjuku su musica (anche questa volta dei Radwimps), alternate da markette che farebbero quasi imbarazzare quelle viste in The Truman Show. Più delle pellicole precedenti, in Weathering with you lo stile dei paesaggi e dei fondali è realistico, portando con sé tutti i cartelloni e le insegne tipiche di Shinjuku, che vengono riportati senza provare a mascherare i relativi brand, anzi. In aggiunta ogni bibita o cibo che viene consumato dai vari personaggi ha il marchio sempre a favore di camera, arrivando fino a scenette in cui si mette da parte la trama e si discute del prodotto pubblicizzato (cosa che ricordo aver visto per la prima volta senza ritegno in Ho voglia di te, ma non avrei voluto ricordare questa pellicola, ndr). Un approccio che dal punto di vista di uno spettatore attento non può non essere condannato, ma durante una visione più leggera può dare un senso ancora maggiore di quotidianità. Del resto vista la hit straordinaria che è diventata l’opera precedente del regista, era ovvio aspettarsi che chiunque avrebbe voluto saltare sul carrozzone per un po’ di pubblicità, e girando per Tokyo è possibile trovare riferimenti a Weathering with you nei luoghi più disparati durante la settimana di lancio della pellicola.
Ad ogni modo, una volta messi alle spalle gli spot vari, la storia inizia a stringersi attorno ai due protagonisti. Ad accompagnare la ricerca di un’occupazione di Hodaka, si affianca la misteriosa Hina, la quale è in grado di far smettere di piovere. Un’abilità che tornerà utile al duo durante l’interminabile stagione delle piogge giapponese (tra l’altro quest’anno è stata particolarmente lunga e ancora in piena potenza al momento dell’uscita in sala, creando ancora di più contatto tra finzione e realtà). Anche qui, come nella pellicola precedente del regista, il fattore soprannaturale viene trattato con voluta leggerezza, senza mai entrare troppo nei dettagli tecnici e senza gettare l’interessata in una notorietà non voluta. Senza che si possa considerare spoiler, ovviamente la serenità della coppia non è destinata a durare e i due dovranno combattere contro le avversità umane e metereologiche per dare un futuro al loro rapporto.
Your Name 2: La vendetta?
Per i motivi riportati a inizio articolo, Weathering with you non è solo difficile da produrre, ma anche da valutare. Di certo il nuovo filone cinematografico di Shinkai si distacca di molto dalle atmosfere sussurrate ed effimere del ciclo contenente 5cm al secondo quindi risulta improbabile cercare di creare parallelismi. Possiamo invece più facilmente accostarlo a Your Name, pellicola con cui condivide molti aspetti: la differenza tra città e campagna, il sogno di rifarsi una vita a Tokyo, un pizzico di sovrannaturale e un colpo di scena che modificherà sostanzialmente l’atmosfera, ma soprattutto la vita dei personaggi.
Nel caso di Weathering with you però siamo di fronte a un qualcosa che per molti versi sa di già visto e in confronto all’opera precedente lo svilupparsi degli avvenimenti è per certi versi più prevedibile. Resta comunque forte il concetto tipicamente giapponese di impegnarsi con ogni forza in corpo per raggiungere un obiettivo, anche se esso è razionalmente irraggiungibile.