“Sei reale o no?” “Se non vedi la differenza ha importanza?”. Il conflitto etico continua a tessere i fili di un dilemma morale sempre più destabilizzante in questo secondo episodio di Westworld – Dove tutto è concesso. Mentre con il pilot siamo stati travolti da una serie di interrogativi, che hanno stimolato la curiosità del pubblico, ora gli sceneggiatori, Jonathan Nolan e Lisa Joy, hanno voluto dare una funzione più esplicativa alla nuova puntata, Chestnut.
Cappello bianco o cappello nero?
Questa volta ci addentriamo nel parco a tema attraverso gli occhi di due visitatori, Logan (Ben Barnes) e William (Jimmy Simpson). Questi due nuovi personaggi riprendono il ruolo dei protagonisti de Il mondo dei robot, film del ’73 al quale la serie si ispira. È strano vederli apparire solo nel secondo episodio ma questo ci fa capire da che parte stanno gli sceneggiatori avendo dato la precedenza ai robot nel primo episodio. Incarnano due tipologie di visitatori: Logan, cliente abituale e brutale del parco ormai a conoscenza delle dinamiche degli ospiti, pervaso dalla voglia di compiacere ogni suo capriccio o perversione; il suo compagno, William, invece è alla sua prima esperienza, scettico nei confronti degli androidi e l’unico umano che può essere veramente definito tale. Attraverso di loro indaghiamo sulla vera essenza del gioco. Westworld, ovviamente, non è solo un parco a tema, è un luogo in cui ogni uomo può confrontarsi con sé stesso e fare delle scelte. Chi scegliamo di essere? Buoni o cattivi? Cappello bianco o cappello nero?
Nel frattempo il dipartimento di sicurezza è ancora preoccupato per le anomalie dei robot e teme che possano essere “contagiose”, creando una sorta di risveglio a catena tra gli androidi. Infatti un altro ospite, Maeve Millay (Thandie Newton) donna del saloon, presenta gli stessi “sintomi” del padre di Dolores. Anche in lei riaffiorano strani ricordi, ma durante una riparazione in laboratorio qualcosa va storto e le doti interpretative dell’attrice vengo messe in mostra in una scena ossimorica di grande impatto.
L’uomo in nero (Ed Harris) continua la sua quest cercando informazioni su un misterioso “labirinto”, probabilmente una sorta di easter egg, cioè un livello nascosto a cui il giocatore più esperto aspira per sbloccare una nuova fase.
Il secondo episodio è molto più lineare del primo, chiarisce le dinamiche del parco e approfondisce i vari personaggi dietro le quinte di Westworld. La regia, che in questo caso passa nelle mani di Richard J. Lewis, è sempre il fulcro della serie insieme alle grandi capacità attoriali del cast. Il livello si mantiene alto e la curiosità viene alimentata sempre di più lasciandoci insaziati ad ogni finale. Quale sarà il nuovo progetto del Dr. Ford per il suo parco? Quale segreti nasconde Westworld?