ZeroZeroZero è una nuova serie Sky Original, diretta da Stefano Sollima, Janus Metz e Pablo Trapero, distribuita in in Italia da Sky Atlantic e Now Tv dal 14 febbraio, prodotta in collaborazione con Cattleya, Bartlebyfilm, Studiocanal e Amazon Studios. Lo show è basato sull’omonimo romanzo di Roberto Saviano e adattato per la tv da Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz. Nel cast si trovano attori di spicco nel panorama internazionale: Gabriel Byrne (I soliti sospetti), Dane DeHann (Life), Andrea Riseborough (Birdman), ma anche italiani come Adriano Chiaramida e Giuseppe De Domenico. Sotto la guida di Stefano Sollima, già autore sempre con Sky di Romanzo Criminale – La Serie e Gomorra – La Serie, ZeroZeroZero sembra essere un serial gangster dal sapore più internazionale. Gli altri registi Janus Metz (Armadillo, Borg-McEnroe) e Pablo Trapero (Leonera, Il Clan) sono anche loro famosi per lavori globali apprezzati dalla critica.
Il Ritorno al Gangster
ZeroZeroZero segue il viaggio di un carico di cocaina dal compratore (New Orleans), al venditore (Calabria). In questo viaggio si intrecciano storie di corruzione e amore famigliare, intrighi e tradimenti. Tutto ciò nel percorso intrapreso dalla droga dai cartelli messicani che gestiscono la produzione della cocaina fino alle famiglie italiane che amministrano la distribuzione. Sollima e Sky ritornano al genere gangster, volendo raccontare non solo i cattivi, ma anche le vite delle persone coinvolte direttamente o indirettamente dal traffico di cocaina. Il risultato è un viaggio, letterale, all’inferno e ai limiti dell’umano.
L’evoluzione interna al genere
Sollima al comando delle prime due puntate mostra un’evoluzione nello stile di regia, una sorta di proprio miglioramento personale della messa in scena. Abbandonate la camera a spalla e mossa, tanto amate in Gomorra – La Serie e in Suburra, la regia si distingue per movimenti fluidi in steadycam e camera fissa per i dialoghi, permettendo così un maggior focus sui personaggi e attenzione particolare all’azione in corso. Inoltre, il regista ci regala evidenti omaggi al genere “poliziottesco all’italiana”, chiaramente evincibili dalle scene d’inseguimento in auto, regalandoci deliziose inquadrature degne dei grandi come Lenzi, Di Leo e Stelvio Massi.
L’ibrido
Se con le scene d’azione e dinamismo di ZeroZeroZero, troviamo grande intrattenimento e televisione di qualità, la situazione si fa meno rosea quando si parla dell’approfondimento psicologico dei personaggi. Siamo ben lontani, almeno nei primi due episodi, dal fascino di Gomorra o Romanzo Criminale. Per ora, possiamo sbilanciarci e dire che ci troviamo di fronte a un canovaccio già visto di ritorsioni e drammi famigliari, con la fotografia fredda di Paolo Carnera a dominare e le musiche di Mogwai che si fanno simili a quelle di Gomorra. Quasi la serie sembra essere veramente una sorta di ibrido della suddetta produzione sulla camorra e Sicario (tanto caro a Sollima). Non si ritrovano quindi in ZeroZeroZero quei personaggi interessanti e sfaccettati che Sky Original ci aveva garantito nelle sue produzioni precedenti. Ma, ai posteri l’ardua sentenza.
Premesse un po’ deludenti
Possiamo dire quindi che questi primi due episodi di ZeroZeroZero la serie ci hanno intrattenuto e non poco, con una grande messa in scena, ma che allo stesso tempo ci hanno un po’ annoiato nelle scene in cui il dinamismo moriva e si lasciava spazio a qualcosa che ci appariva abbastanza scontato. Sebbene quindi ci si trovi ancora ai primi due episodi, si può dire che se le premesse sono queste, non ci aspettiamo grandi cambiamenti o novità da questa serie rispetto a quanto già visto con le precedenti, neanche col previsto cambio di regia dal terzo episodio in poi.
È quindi ZeroZeroZero una serie da guardare? Se siete amanti dei gangster movie e soprattutto del Messico, altamente SÌ. Se invece vi aspettate qualcosa di nuovo e innovativo, che vi regali sorprese, per ora, non troverete nulla di che. Lodiamo comunque, tutte, ma proprio tutte le scene d’azione. Forse, purtroppo, solo quelle.